DENDERA

 

La sacra terra della dea

 

 

Gli Egizi credevano che all'inizio dei tempi esistessero otto entità fisiche contrapposte (maschio e femmina): Nun - Nunet, Heh - Hehet, Keku - Keket e Amon - Amonet, rispettivamente: liquido - solido, infinito - delimitato, oscuro - luminoso e nascosto - conosciuto.

La creazione si sarebbe verificata con l'apparire nel grande oceano cosmico, Nun, di un qualcosa che fosse solido, delimitato, luminoso e conosciuto.

Gli Egizi personificarono i vari concetti fisici, per cui la prima divinità fu Nun.

Man mano che gli elementi primordiali si aggregarono, si evidenziarono i primi astri e le prime galassie.

Nel futuro Sistema solare erano presenti gli elementi primordiali e l'energia cosmica, Hathor. Quando l'aggregazione fu sufficientemente elevata da innescare le reazioni termonucleari, si evidenziò il Sole, concetto espresso dai sacerdoti egizi col fatto che la vacca Hathor avrebbe preso il Sole fra le sue corna e l'avrebbe portato in cielo.

Il fatto che l'energia cosmica, Hathor, sia stata rappresentata sotto forma di vacca celeste è quasi sicuramente legato al fatto che la cosmogonia fu ideata durante l'Era del Toro. Avendo associato il Sole a un toro creatore e fecondatore, risultò consequenziale associare Hathor a una vacca celeste.

I sacerdoti egizi andarono oltre e sintetizzarono questi concetti fisici ipotizzando che oltre al Sole esistesse un Sole femminile.  

I sacerdoti / astronomi egizi avevano notato che il Sole e altri pochi astri percorrevano una traiettoria particolare, l'Eclittica, mentre gli altri astri apparivano fissi, non cambiavano cioè la posizione reciproca, pur muovendosi apparentemente in cielo.

Gli Egizi associarono così gli astri del Sistema solare a dei falchi, i quali per loro natura volano alti nel cielo.

I Sole fu associato a Hor-ackty, "Horus dal doppio orizzonte", mentre il Sole femminile fu associato a Horus l'antico, la prima apparizione del Sistema solare.

Come dei falchi, ai due Soli furono associati due occhi, che ovviamente furono personificati. Al Sole Ra-Horackty fu associata la dea leonessa Sekhmet e la dea gatta Bastet, rispettivamente l'occhio punitivo e l'occhio benevolo, mentre al Sole femminile Horus l'antico fu associata la dea Hathor (occhio destro) e il dio Sah (occhio sinistro).

Questi due Soli attrassero materia stellare e diedero vita a dei pianeti. Il primo fu Mercurio, il quale come pianeta del mattino e della sera fu associato a due divinità, rispettivamente Horus il giovane e il dio coccodrillo Sobek.

Gli altri pianeti, oltre la Terra, furono detti: Horus il rosso (Marte), Horus che conosce il mistero (Giove) e Horus il Toro (Saturno).

Questa prima configurazione del Sistema solare fu dunque associata a otto divinità principali: Ra con gli occhi Sekhmet e Bastet, Horus l'antico con gli occhi Hathor e Sah, Horus il giovane - Sobek, Ptah (Saturno), Atum / Min (Giove), Shu (Urano), Tefnut (Nettuno) e Geb (Terra).

L'umanità e la civiltà egizia fu considerata figlia di Ra e Hathor e personificata nel loro figlio Ihy.

Gli Egizi ritenevano, al pari dei Sumeri, che nel Sistema solare si verificò, in tempi relativamente recenti, una grande catastrofe a causa dell'arrivo di un pianeta estraneo, personificato nel serpente alato Apophis. L'urto gravitazionale fra il nuovo pianeta e il pianeta associato a Horus l'antico (Hathor e Sah) determinò:

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lo spostamento del pianeta di Hathor in un'orbita più vicina al Sole, diventando il pianeta  Venere;

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lo spostamento del satellite di Sah verso il centro del Sistema solare e la sua cattura da parte della Terra, diventando la Luna;

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l'arresto del pianeta intruso e il suo posizionamento in un'orbita vicina alla posizione dello scontro, diventando il nuovo pianeta Marte.

Questa nuova situazione portò fra l'altro alla trasfigurazione dell'anima di Hathor nella stella Sirio (alfa del Cane Maggiore), dell'anima di Sah nella stella Betelgeuse (alfa di Orione), dell'anima di Apophis nella stella Aldebaran (alfa del Toro), all'associazione di Venere con La Fenice (rinascita stellare), della Luna col dio della saggezza Toth e di Marte con Montu, dio delle battaglie stellari.

Nel periodo predinastico si realizzò una prima unificazione delle Due Terre e i nuovi sovrani furono considerati "figli" di Ra e Hathor e detti Horsamtaui, gli Horus unificatori delle Due Terre.

Dopo un periodo di scontri fra i sovrani delle Due Terre, i sovrani dell'Alto Egitto realizzarono una nuova unificazione, che portò al Periodo dinastico. Questa nuova unione fu sostenuta con la creazione del Mito di Osiride, il sovrano buono fatto assassinare dal fratello cattivo Seth. La moglie di Osiride, Iside, riuscì a essere ingravidata dal marito morto e mummificato e il frutto dell'unione miracolosa fu Horus, figlio di Iside ed erede di Osiride.

L'idea della divinità assassinata portò a sincretismi con alcune divinità cosmiche e a nuove associazioni planetarie:

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Osiride fu associato a Sah e quindi alla costellazione di Orione e alla Luna (crescente lunare);

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Iside fu associata a Hathor e quindi alla Vacca celeste e a Sirio;

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Seth fu associato ad Apophis e alla costellazione del Toro;

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Venere fu associata alla Fenice nella valenza serale e a Horus figlio di Iside in quella del mattino;

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Thot fu associato a Mercurio nella valenza del mattino, affiancando il dio Horus il giovane e lasciando l'associazione con la Luna al dio Osiride.

 Queste ipotesi scientifico - religiose portarono alla creazione di un tempio che glorificasse le dee sincretiche Hathor e Iside, il tempio di Dendera, edificato dove i sacerdoti ritenevano fosse nata la dea Iside.

Il grande terrazzo fu utilizzato per celebrare l'inizio del Nuovo Anno civile, con l'esposizione della statua vivente di Hathor ai raggi del Sole Ra, e i Misteri di Osiride nelle sei cappelle realizzate nella parte settentrionale del terrazzo.

La celebrazione della morte e resurrezione stellare di Osiride suggerì infine ai sacerdoti della nuova religione cristiana di dedicare il tempio di Dendera ai riti della Pasqua cristiana, assimilando così la Madonna a Iside e Gesù a Osiride.

 

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